02-05-2019
Last edit: 02-05-2019
Lo studio termografico, ossia la rilevazione della temperatura di un supporto attraverso raggi infrarossi, avviene attraverso i dati raccolti dalla termocamera, il dispositivo simile a una telecamera, che rileva il calore dell’oggetto convertendolo in un segnale elettronico che, una volta elaborato, viene rappresentato attraverso un’ “immagine termica”. La diagnostica effettuata secondo il criterio termografico offre importanti dati sulla qualità del supporto su cui si è chiamati a intervenire: lo studio termografico preliminare rende chiara la condizione della superficie da trattare, rivelando possibili infiltrazioni e cattivi stati di manutenzione, presentando il reale stato di ancoraggio del supporto. E’ grazie alla panoramica offerta dalla strumentazione termografica che il privato o il professionista riesce a valutare il tipo di intervento ed il suo costo. Anzi, la termografia ci informa anche dell’opportunità o meno d’intervento.
Lo studio termografico nasce con la scoperta dei raggi infrarossi, attribuita all’astronomo Sir Federick William Herschel, nell’ottocento, il quale dimostrò che il calore poteva trasmettersi grazie a una forma invisibile di energia. Da allora, l’uomo è in possesso di nuove e ulteriori informazioni sulla natura della luce e del calore.
Perché usare la termografia ad infrarossi? In ambito edilizio, le termocamere permettono il monitoraggio e la diagnosi delle condizioni di edifici, in modo non invasivo ed efficace. I dati provenienti dall’analisi termografica consentono la rapida identificazione di problemi, e quindi forniscono la possibilità di correggerli prima che diventino più gravi e costosi da riparare.
Una diretta prova del vantaggio dello studio termografico è riportato nella tabella sottostante, che raccoglie diverse fasce di qualità del supporto, indicando la qualità dell’ancoraggio del supporto, sia esso una piastrella, un intonaco, una vernice: critico, medio, ottimale:
Conoscere le condizioni generali e specifiche su cui lavorare, la temperatura e altre caratteristiche del supporto in esame, consente l’adozione delle tecniche di lavoro più indicate, evitando il sorgere di problemi inattesi ed anzi, anticipandoli con un corredo di dati e informazioni necessarie a svolgere le fasi di lavoro con precisione. La metodologia termografica permette, dunque, la valutazione quantitativa e qualitativa esatta circa gli interventi da effettuare con conseguente abbattimento dei costi.
Possiamo, infatti, ridurre e sintetizzare il concreto apporto della ricerca termografica in 3 generali funzioni da essa ricoperte:
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