“AVISA MESTIERE O PROFESSIONE” Parte 2

22-11-2017

“AVISA MESTIERE O PROFESSIONE” Parte 2

“AVISA MESTIERE O PROFESSIONE” – PROGETTO DI QUALIFICAZIONE E ABILITAZIONE AI PRODOTTI VERNICIANTI. PARTE 2

“L’importanza di qualificare il “saper fare” attraverso un percorso formativo che sia la giusta sintesi di informazione ed esperienza, e che si prefiguri quale indiscutibile riferimento per individuare e valorizzare una vera e propria Professione.”

Giorgio Squinzi

“Il documento non ha solo l’obiettivo di fornire conoscenza e informazione ma suggerisce un approccio efficace per eseguire i lavori “a regola d’arte” attraverso l’individuazione e realizzazione del sistema di finitura che più si adatta alle esigenze della committenza, tenuto conto della tipologia e delle condizioni del supporto; offre, inoltre, opportuni spunti per la corretta diagnosi di eventuali problematiche insorte sia in fase applicativa sia a seguito della posa, proponendo le soluzioni più adatte.”

Werther Colonna
Presidente Gruppo Pitture e Vernici di AVISA

AVISA è una delle 17 Associazioni di Settore di Federchimica, la Federazione Nazionale dell’Industria Chimica facente parte di Confindustria e aderente al CEFIC (European Chemical Industry Council).
AVISA rappresenta le imprese produttrici di adesivi e sigillanti, inchiostri da stampa e serigrafici, pitture e vernici.

Con queste premesse e grazie alla collaborazione di AVISA vi forniamo di seguito alcune riflessioni e spunti per eseguire al meglio i vostri lavori.

I casi di studio sotto riportati sono estratti dalle Linee Guida “Formazione degli applicatori: i prodotti vernicianti per edilizia”, realizzate dal Gruppo Pitture e Vernici di AVISA-Federchimica, editate da  Sc Sviluppo chimica e disponibili sia in formato cartaceo sia in formato elettronico. 
Il formato cartaceo è distribuito da Sc Sviluppo chimica: 
http://avisa.federchimica.it 
http://sviluppochimica.federchimica.it 
Il formato elettronico è distribuito da BE-MA Editrice: 
http://www.g-ecommerce.com/libro.php?id=125

Casistiche ricorrenti

Film sporco

Inglobamento di pulviscolo atmosferico in fase di essiccazione del film o difetti di filtraggio del materiale. Si dovrà carteggiare e riverniciare con prodotto idoneo.

Formazione di muffe sulle pitture interne

Il proliferare di muffe sulle pitture applicate in interno è strettamente legato alla formazione di condense dovute a condizioni ambientali, non sufficienti ricambi d’aria, scarso isolamento termico degli edifici (in particolare in corrispondenza dei ponti termici). Si dovrà eseguire uno specifico intervento di bonifica delle muffe, applicare pitture antimuffa ed anticondensa, se possibile migliorare l’isolamento termico dell’edificio dall’esterno (correzione dei ponti termici), il tutto senza prescindere da opportuni ricambi d’aria. 

Formazione di muffe e alghe sulle pitture esterne e sui rivestimenti a cappotto

La formazione di muffe ed alghe in esterno è condizionata dal contesto nel quale si trova l’immobile, dalle condizioni ambientali (zone umide), dall’esposizione (pareti a nord), dalla preparazione dei supporti non adeguata (mancanza di trattamenti sanificanti preventivi), dalla presenza di finiture molto assorbenti o non aventi specifica azione antialga e antimuffa, dalle condizioni generali dell’edificio. Si dovrà eseguire un intervento di bonifica, risolvere eventuali patologie dei supporti ed applicare un rivestimento avente specifica funzione di protezione nei confronti di muffe e alghe.

Formazione di pelli

Solidificazione dello strato superficiale del prodotto all’interno del barattolo. Può essere dovuto alla non corretta chiusura dei coperchi. Normalmente, una volta rimosso lo strato superficiale di pelle, il prodotto è utilizzabile.

Formazione di ruggine su manufatti in ferro nuovi verniciati

Da ricondurre allo scarso spessore di prodotto applicato che non è sufficiente a garantire adeguata protezione del manufatto dagli agenti ossidanti oppure alla preventiva presenza di ruggine non opportunamente eliminata prima della pitturazione. È necessario carteggiare e preparare con cura il supporto, riapplicare il fondo antiruggine nello spessore adeguato e applicare quindi la finitura.

Galleggiamento dei pigmenti

Dovuto ai differenti pesi specifici dei pigmenti utilizzati per la colorazione dei prodotti; quelli più leggeri tendono a galleggiare sulla superficie del prodotto all’interno della confezione. Una eccessiva diluizione del prodotto favorisce il galleggiamento dei pigmenti. Si dovrà agitare bene il prodotto prima di applicarlo e rispettare le indicazioni riguardanti la diluizione.

Lumacature

Sono antiestetiche colature traslucide (generalmente più scure della pittura) che si generano sulla superficie della pittura a seguito di piogge avvenute poco tempo dopo l’applicazione, a causa di condizioni ambientali avverse e/o errata applicazione. Si generano quando il film della pittura non è ben formato a causa di temperature troppo basse o troppo alte e/o elevata umidità e/o eccessiva diluizione del prodotto. Questo fenomeno è di tipo estetico e non compromette la funzionalità della pittura. Spesso è risolutivo il lavaggio con acqua, altrimenti applicare una nuova mano di pittura. 

Macchiature su legno (trasudamento di acido tannico)

Tale fenomeno si presenta su legno ricco di tannino (legno acido), si manifesta attraverso macchie scure che affiorano in superficie (più visibili su colori chiari), risulta più evidente con l’utilizzo di prodotti vernicianti a base acqua. Si dovranno lavare le macchie con una soluzione, in rapporto 1/1, di acqua e alcool denaturato oppure con scoloritori per legno a base di acido ossalico; quindi risciacquare molto bene le aree interessate, lasciarle asciugare, applicare una mano di primer specifico per legno acido, e la vernice di finitura.

Mancata distensione del prodotto applicato

Imputabile a eccessivo assorbimento del supporto, temperature di applicazione troppo elevate, strumento applicativo non idoneo, errata diluizione del materiale.

Presenza di efflorescenze e sub efflorescenze saline

Sono depositi cristallini di sali e si presentano sotto forma di macchie bianche d’aspetto incoerente; sono generate dall’ingresso d’acqua all’interno dei supporti. Mentre il danno causato dalle efflorescenze è prevalentemente di natura estetica, il danno provocato dalle sub-efflorescenze è di natura strutturale e genera tensioni tali da spaccare gli intonaci e i rivestimenti, perfino delaminare i laterizi. È indispensabile eliminare le fonti d’ingresso d’acqua all’interno delle sezioni murarie e prevedere adeguati fissativi su intonaci nuovi. 

 

Ringraziamo Sc Sviluppo chimica per i riferimenti

Sitografia: avisa.federchimica

➠ scopri la parte 1

 

➠ scopri la parte 3